Il percorso formativo, offerto dalla Scuola di Master e Formazione Permanente del Politecnico di Torino, è promosso da Confindustria Canavese e finanziato dalla Regione Piemonte. Vede coinvolte le aziende Olivetti e RGI e 13 giovani neolaureati.

Prende il via il 2 febbraio a Ivrea il Master di Primo livello “Smart Product Design 4.0, frutto dell’accordo firmato a ottobre 2019 tra Confindustria Canavese e Politecnico di Torino con l’obiettivo di formare personale ad alta specializzazione e aiutare così le imprese a reperire nuove figure professionali che garantiscano loro un processo di innovazione continua. Il Master, che è finanziato dalla Regione Piemonte, vede coinvolte le aziende Olivetti e RGI e 13 giovani neolaureati.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito di un’articolata attività promossa a livello locale avente come fine ultimo l’accelerazione della trasformazione digitale del territorio. Tra i progetti già messi in campo vi sono, ad esempio, l’accordo siglato a ottobre 2020 tra Olivetti e Confindustria Canavese con l’obiettivo di sperimentare piattaforme e servizi digitali innovativi attraverso un sempre più stretto rapporto di collaborazione con le aziende associate e il progetto “Smart Ivrea”, nato per la progettazione e l’implementazione della prima istanza di piattaforma nazionale per la gestione delle comunità intelligenti (con capofila AGID e che vede coinvolti Politecnico di Torino, Tim-Olivetti, Comune di Ivrea e con la collaborazione di Confindustria Canavese).

Nel contesto internazionale lo sviluppo di prodotti intelligenti (Smart), infatti, sta trovando grande risalto nel contesto industriale, con una stima di un potenziale mercato valutabile in svariati miliardi di dollari. Anche l'Italia sta investendo in questa direzione e in particolare, il tessuto industriale del Canavese, attento all'innovazione di prodotto già con Adriano Olivetti, sta facendo evolvere il concetto di "prodotto meccatronico", nato proprio all'interno del progetto olivettiano, che vedeva una significativa sinergia tra discipline quali meccanica, elettronica ed informatica, a quello di "prodotto intelligente", nell'idea di sfruttare al meglio le nuove tecnologie digitali e percependo il prodotto non più come elemento indipendente, ma come parte di un "sistema azienda" in grado di supportare il miglioramento dei processi aziendali, ma ancor più di garantire un processo di innovazione continua del prodotto stesso.

Questo nuovo scenario ha evidenziato la necessità del territorio di investire su di un percorso formativo in grado di rispondere alle esigenze delle imprese locali di formare tecnici altamente qualificati che, oltre a possedere una conoscenza approfondita delle tecnologie e metodologie a supporto dello sviluppo di prodotti "smart", siano in grado di adottarle in differenti contesti applicativi secondo logiche di problem solving in un processo di innovazione continua.

Da questa necessità è scaturito il Master “Smart Product Design 4.0 che prevede un percorso formativo diretto a trasformare giovani laureati in futuri specialisti di alto livello nello sviluppo di prodotti innovativi, attraverso l’uso delle più recenti tecnologie digitali e di comunicazione in una logica interconnessa.

Attraverso questo percorso mirato, le aziende intendono formare ruoli ad alto contenuto professionale come, ad esempio, quelli del Technical Leader, Project Manager, Industrial Operation Leader.

Le due aziende con sede a Ivrea che hanno scelto di partecipare al progetto, Olivetti e RGI, hanno assunto con un contratto di alto apprendistato 13 neolaureati (dei quali 12 entreranno in Olivetti e 1 in RGI), i quali, nel corso dei due anni della durata del Master, seguiranno in modalità di alternanza la formazione accademica e quella aziendale per un totale di 800 ore di apprendimento, che comprendono anche la realizzazione di un project work finale. Le lezioni al momento si svolgeranno da remoto mentre, quando saranno nuovamente consentite le lezioni frontali, si svolgeranno presso la sede di Confindustria Canavese e del Politecnico di Torino. Il percorso formativo proposto intende, con qualificati interventi didattici, approfondire ognuna delle fasi essenziali del processo di sviluppo di nuovi prodotti intelligenti, con particolare attenzione non solo ai suoi aspetti tecnici, ma anche a quelli manageriali correlati alla nuova gestione del processo di sviluppo prodotto intelligente e sua collocazione nel contesto aziendale.

Siamo estremamente soddisfatti di essere riusciti ad attivare questo master nel nostro territorio”, dichiara Paolo Conta Presidente gruppo ICT di Confindustria CanaveseSi tratta di un ottimo esempio di perfetta interazione tra impresa e mondo della scuola. Attraverso l’apprendistato di alta formazione gli studenti, infatti, hanno la possibilità di accrescere le proprie competenze facendo esperienza in una vera realtà produttiva mentre le imprese hanno l’opportunità di attivare importanti processi innovativi facendo crescere al loro interno personale ad alta specializzazione. Una modalità eccellente per trovare quelle risorse oggi difficili da reperire sul mercato, ma fondamentali per il futuro delle nostre imprese”.   

“Questo percorso formativo, incentrato sull’innovazione e sviluppo di prodotti intelligenti (smart), rappresenta un altro esempio della proficua collaborazione tra Canavese e Politecnico, poiché nasce in stretta sinergia con il territorio ed i suoi imprenditori che, proseguendo nel solco già tracciato da Adriano Olivetti, hanno ritenuto necessario investire nella formazione del capitale umano, oltre che nell’innovazione tecnologica, quale fondamento per affrontare la sfida della trasformazione digitale”, commenta il referente del Master per il Politecnico Enrico Vezzetti. Aggiungono il Rettore del Politecnico di Torino  Guido Saracco e il direttore della Scuola di Master e Formazione permanente Paolo Neirotti: “Per la nostra Scuola di Master e Formazione permanente un’esperienza così radicata in un territorio ad alta vocazione di innovazione, come quello del Canavese, rappresenta un’esperienza importante, alla quale vorremmo dare seguito anche in altre aree della Regione specializzate in distretti produttivi differenti, che possono beneficiare di una collaborazione che attraverso la formazione aiuti l’intero sistema produttivo a crescere e a pensare al futuro”.

“Per rilanciare il mondo del lavoro occorre puntare sul sostegno alle imprese, sulla formazione, sull’orientamento, sull’innovazione, sulla ricerca e su tutte quelle politiche attive in grado di fare incrociare, con efficacia, domanda e offerta, favorendo concretamente la creazione di posti di lavoro” dichiara l’Assessore Regionale Elena Chiorino con delega a Istruzione, Lavoro, Formazione professionale, Diritto allo Studio universitario. “Il rilancio deve passare attraverso una nuova attrattività del territorio piemontese, rendendolo appetibile a nuovi investitori, puntando con forza sulla formazione di alto livello, creando un modello di Academy capaci di offrire, a chi vuole investire in Piemonte personale sempre formato e aggiornato, rispondendo all’esigenza di flessibilità e di velocità che i nuovi mercati, in rapidissima evoluzione, esigono".

Il mio plauso a questa importante iniziativa, per lo slancio giovane e creativo che regala alla nostra Città” afferma il Sindaco di Ivrea, Stefano Sertoli. “Il Politecnico di Torino e Confindustria Canavese hanno tessuto un percorso formativo di alto livello intrecciandolo sapientemente con le esigenze di importanti aziende del nostro territorio per formare specialisti e professionisti per l’industria 4.0. La Città di Ivrea sta vivendo un momento di grande “fermento innovativo” che la interessa direttamente nella riorganizzazione dei servizi ai cittadini. Questa iniziativa formativa che si inserisce in un più ampio progetto di innovazione tecnologica, non può che essere favorito ed incoraggiato da questa amministrazione.  Investire sui giovani, portarli nel luogo in cui i semi preziosi del pensiero olivettiano non hanno mai smesso di germogliare, non fa che mettere in luce le interessanti realtà imprenditoriali che hanno continuato a nascere e ad espandersi. Complimenti agli organizzatori e un augurio di buon lavoro a tutti i partecipanti”.

Il master nasce da un punto fondamentale, che da sempre caratterizza Olivetti, ovvero di aver saputo collocare storicamente il design, ed in particolare lo smart design, non solo nel ciclo di vita del prodotto ma anche come elemento strategico costruendo una strategia di business capace di legare differenti fattori come la sostenibilità, la revisione dei modelli operativi e il ridisegno di processi aziendali, la creazione di prodotti e servizi in grado di inserirsi in un’economia circolare. Il master contribuisce a questo scopo e comporta l’onore, l’orgoglio e la responsabilità di accogliere con noi 12 colleghi che entrano a far parte della nostra squadra. La formazione, elemento fondamentale di Olivetti, è oggi inserita all’interno di una evoluzione che vede tra i suoi elementi distintivi l’eccellenza tecnologica e l’eccellenza del design accompagnate dal concetto fondamentale di human centricity. Questo concreto accordo di formazione con il Politecnico di Torino consolida il percorso di valorizzazione del territorio avviato lo scorso anno attraverso gli accordi con il Comune di Ivrea e Confindustria Canavese, e siamo certi che darà grandissime soddisfazioni ai ragazzi ed all’azienda.” dichiara Roberto Tundo, Amministratore Delegato di Olivetti. 

 “Siamo molto soddisfatti dell’avvio di questa iniziativa, nel cui valore crediamo fortemente, e molto orgogliosi di prenderne parte”, aggiunge Paola Negri, HR & Academy Director di RGI, “perché siamo da sempre convinti che per il territorio il collegamento tra il mondo accademico e quello aziendale sia la chiave di volta per offrire alle ragazze e ai ragazzi che si affacciano al mondo del lavoro la possibilità di affinare le competenze digitali specialistiche e le soft skills che tante realtà, come la nostra, stanno cercando e che si acquisiscono con maggiore efficacia in un percorso formativo che si alterna alla presenza in azienda. Imparare facendo, confrontarsi con situazioni reali e concrete è sempre stato ed è ancora il modo migliore per costruire una professionalità completa, soprattutto in un ambito ICT. Collaborazioni di questa natura riducono il gap esistente tra domanda di competenze digitali e offerta del sistema formativo”.